La cometa di Rosetta in realtà è un UFO [Video]

La cometa di Rosetta in realtà è un UFOOrmai da alcune settimane la navicella Rosetta dell’Agenzia spaziale europea (ESA) sta viaggiando nello spazio accanto alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, sulla quale sarà inviato un lander il 12 novembre per studiare le caratteristiche di questo corpo celeste.

Senza dubbio si tratta di una delle missioni per l’esplorazione spaziale più affascinanti degli ultimi anni, ma evidentemente qualcuno non ritiene abbastanza intrigante l’aver raggiunto un piccolo corpo celeste largo appena 3 chilometri e che viaggia ad oltre 50.000 km/h, ed ha sentito il bisogno di aggiungere una nuova teoria su 67P e sulla natura stessa di questa missione: la cometa non sarebbe una cometa, bensì un’enorme navicella aliena.

L’idea è stata rilanciata da alcuni siti pseudo-scientifici sulla base di una mail e di alcune foto che sarebbero arrivate tramite una presunta “gola profonda” all’interno dell’ESA: nelle immagini della cometa inviate da Rosetta è possibile vedere un oggetto sulla superficie che appare differente dalle rocce circostanti: escludendo a priori che possa esserci una spiegazione razionale o che possa trattarsi di un riflesso su un corpo metallico, il presunto membro dell’Agenzia, e con lui (o lei) tanti altri hanno deciso che si tratta di un manufatto alieno, che a sua volta indicherebbe la presenza di una base all’interno di 67P.

Nella mail si sostiene che 20 anni fa la NASA abbia rilevato dei segnali radio provenienti dalla cometa, e che abbia quindi deciso di inviare “una missione di ricognizione con l’appoggio dei militari“, stringendo poi “un accordo con persone all’interno dei governi europei per definire pubblicamente la missione come un tentativo di ottenere una visione ravvicinata di uno dei milioni di oggetti che viaggiano nello spazio“.

La cometa di Rosetta in realtà è un UFO

La mail, inutile a dirsi, sembra assai poco credibile. E non solamente per gli errori grammaticali ed ortografici, per quanto sia lecito presumere che una persona con un ruolo di rilievo nell’ESA abbia una conoscenza della lingua inglese superiore a quella di chi confonde “its” con it’s”. Ci sono vari altri aspetti che invitano a diffidare del contenuto della missiva: ad esempio il fatto che chi scrive crede che il viaggio di Rosetta verso 67P sia stato lungo 12 anni, e non 10 come in effetti è stato.

Oltre a questo, se effettivamente i segnali-radio provenienti dalla cometa sono stati rilevati dalla NASA 20 anni fa, per quale motivo l’agenzia spaziale statunitense avrebbe dovuto affidare il compito di avvicinarsi a 67P alla sua controparte europea? Ed ancora, se effettivamente ESA e NASA ritengono che si tratti di una navicella aliena, per quale motivo non sono state scattate foto a più alta risoluzione, visto che quelle inviate dalla “gola profonda” dell’ESA sono assai poco chiare?

In definitiva, sembra trattarsi di una storia piuttosto fantasiosa ed altrettanto inverosimile ideata da qualcuno che non ha ritenuto sufficientemente affascinante viaggiare per milioni di chilometri per scendere su un piccolo corpo celeste. Fortunatamente, il resto del mondo sembra trovare la missione di Rosetta più che interessante.

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