Trovato tunnel che collega le due sponde dello Stretto di Messina

Un vero e proprio tunnel sotterraneo riconducibile al periodo romano è stato scoperto nello Stretto di Messina, da un gruppo di operai che stavano effettuando una serie di carotaggi sul tratto autostradale che collega Villa San Giovanni a Scilla.

Secondo i primi rilievi fatti da un team di archeologi e geologi incaricati dalla Sovraintendenza il tunnel, profondo tra gli 80 metri e i 200 metri e lungo più di tre chilometri, dovrebbe collegare le due sponde dello Stretto. L’entrata si trova sotto la Torre Cavallo e l’uscita nelle vicinanze del Pilone a Messina.

Dai primi rilevamenti al carbonio si può dire con certezze che è stato costruito nel periodo delle guerre puniche (264 – 241 a.C.) e sicuramente sarà servito come passaggio militare delle truppe romane verso la Sicilia. In seguito è statoTrovato tunnel che collega le due sponde dello Stretto di Messina usato come riparo dai fenomeni naturali e dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e secondo gli esperti, questa rete di tunnel si estende in tutta la Sicilia, a partire da Messina fino a Sciacca.

L’archeologo Marco Manti spiega che: “Solo a Villa San Giovanni abbiamo trovato 700 metri di questa rete di tunnel sotterranei, a Ganzirri ne abbiamo trovati altri 350 metri.. si tratta di cavità ampie solo 170 centimetri, appena sufficienti a permettere il passaggio di una persona, inoltre i tunnel sono intervallati da piccole camere di stoccaggio e posti a sedere”.

Dopo la messa in sicurezza del tunnel, a giorni sarà organizzata una spedizione di speleologi che da Torre Cavallo arriverà fino a Ganzirri.

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