Risolto il mistero dell’Isola Sandy

Vi ricordate dell’isola Sandy che appariva su Google Map ma che in realtà non esisteva?

Un  bibliotecario, Shaun Higgins, del Auckland Museum della Nuova Zelanda, ha rispolverato dagli archivi del museo una carta nautica del 1908 dove appare per la prima volta Sandy Island.

Sulla carta viene riportato che i dati per la sua redazione vennero ripresi (almeno in parte) da appunti scritti da marinai della nave Velocity che “scoprì” l’isola nel 1876.

Andando a verificare nei documenti nautici dell’epoca si scopre che la nave salpò a caccia di balene tra il 1876 e il 1877 proprio nell’area dell’isola misteriosa.

Dopo alcuni anni dal suo ritorno dalla battuta di caccia in un documento del dipartimento idrografico australiano risulta che dalla nave si osservarono nel punto in cui su Google Map è stata segnata Sandy Island degli imponenti frangenti e lì vicino delle isole sabbiose.

Ma molto probabilmente poiché fare il punto allora non era per nulla facile (con un sestante e una bussola) la nave si trovava più ad ovest rispetto a dove si trovava, dove effettivamente esistono delle isole sabbiose.

Ma l’errore era fatto e da allora Sandy Island è stata riportato su numerose mappe, fino a Google Map ecco risolto l’arcano.

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