I misteri del Lago di Scanno: Il Triangolo delle Bermuda italiano?

Misteriose onde nel lago, forse dovute a corpi magnetici o ad altri fenomeni che hanno spinto alcuni pescatori locali a chiedere l’intervento dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma.

I tecnici hanno monitorato il fondale individuando rilievi magnetici soprattutto nella zona a nord  nel territorio di Villalago, gli esperti hanno condotto i rilievi su due imbarcazioni messe a disposizione da alcuni cittadini.

«Il sospetto è che vi potrebbero essere sui fondali corpi estranei», commenta Enzo Gentile, pescatore di Scanno, «che darebbero vita ad anomali campi magnetici».

Il Lago di Scanno come il Triangolo delle Bermuda?

Forse no, ma sono ancora senza spiegazione i movimenti anomali di onde che i pescatori locali hanno visto formarsi sulla superficie del lago, come se in profondità vi fosse qualcosa che muove l’acqua.

Il fenomeno si è ripetuto varie volte, tanto che alla fine qualcuno si è deciso a segnalarlo all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, quello tanto per intenderci che rileva e studia i terremoti.

I tecnici dell’INGV, appositamente giunti da Roma con alcune apparecchiature, hanno compiuto rilievi sul lago a bordo di due imbarcazioni senza però arrivare a conclusioni definitive.

Inoltre, nei mesi scorsi si era guardato con preoccupazione all’abbassamento del livello dell’acqua, piombato giù di 6 metri, come un’atroce conseguenza al riscaldamento globale e in parte alle infiltrazioni e dispersioni causate dal terremoto dell’Aquila.

Secondo alcuni studiosi, l’abbassamento del livello del bacino potrebbe essere riconducibile all’intensa siccità e al terremoto che si verificò nel 2009 e sarebbe questo l’origine di infiltrazioni e dispersioni e quindi la stessa flora e fauna potrebbero essere messe a rischio.

Nel 2004 infatti un’improvvisa moria di pesci coinvolse il lago alimentando di fatto i primi dubbi e le prime ipotesi.

Ma quello del livello dell’acqua non è l’unico mistero (né l’unica preoccupazione) che si nasconde in questo lago situato a 930 metri di altezza e di recente insignito della Bandiera blu ed inserito nell’elenco dei siti di interesse comunitario.

C’è infatti il mistero delle bussole dei sub che s’immergono nella zona nord del comune di Villalago le cui lancette degli strumenti una volta sott’acqua si dimenticano di segnare il nord e piegano in altre direzioni.

“È accaduto di recente durante le giornate ecologiche che organizziamo con la nostra associazione racconta  Enzo Gentile, ambientalista, pescatore e studioso del lago da una vita, il fenomeno si è ripetuto diverse volte e a varie profondità.

Per eliminare il dubbio che potesse trattarsi di un fenomeno anomalo, dato che i fondali sono profondi anche trenta metri e non si riesce a vedere granché sott’acqua a causa del buio, abbiamo chiesto aiuto agli esperti”.

E così per gettare un pò di luce sulla faccenda venerdì scorso sono arrivati i tecnici dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma, Fabio Florindo e Marco Marchetti che con l’aiuto di due imbarcazioni messe a disposizione da Gentile e dai suoi amici e con una strumentazione speciale, hanno monitorato i fondali alla ricerca di eventuali segnali magnetici.

«Abbiamo utilizzato dei magnetometri e con il sistema Gps abbiamo elaborato una mappa  fa intanto sapere Florindo, che all’interno dell’Ingv è dirigente di ricerca .

Possiamo già dire dai risultati preliminari che ad un certo punto il segnale magnetico cambia, anche se di poco, e che potrebbe trattarsi di materiali ferrosi sepolti nel fondale.

In un solo punto della porzione di lago da noi esplorata c’è un’anomalia negativa molto concentrata, molto localizzata, abbiamo le coordinate di questo oggetto, stimiamo che misura circa sei metri per due, è di forma ovale, è orientato verso nord-est ma non sappiamo di cosa si tratti, solo ulteriori analisi definiranno meglio questa anomalia». 

Ci si chiede cosa possa esserci in quel punto e c’è chi pensa a un ordigno della seconda guerra mondiale mentre altri fanno notare che il lago, in passato, è stato utilizzato come discarica.

Di recente, con l’abbassamento del livello dell’acqua, sta restituendo parecchie cose.

«Abbiamo trovato munizioni, pistole, mitra e altre armi gettate qui da chi voleva disfarsene durante la guerra», conferma il sindaco Gatta.

«E reperti risalenti all’anno Mille, che getteranno nuova luce sulla storia locale di quel periodo», aggiunge Gentile.

Non sarà il Triangolo delle Bermuda ma il lago di Scanno continua a promettere sorprese e a nascondere segreti.

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