Scoperta del secolo sulle onde gravitazionali

Scoperta del secolo sulle onde gravitazionaliL’attesa è quasi finita, la comunità scientifica è in attesa del possibile annuncio sulle onde gravitazionali, la cui esistenza è stata teorizzata un centinaio di anni fa da Albert Einstein e la cui scoperta riuscirà a far comprendere meglio l’origine dell’universo.

Oggi durante una conferenza stampa congiunta indetta alle 16:30 a Washington e a Pisa per annunciare presumibilmente, di essere riusciti a osservare, grazie al Laser Interferometer Gravitational-wave Observatory (LIGO), le increspature nel tessuto dello spazio-tempo prodotte da due buchi neri in collisione.

Finora però non sono mai state “trovate” e l’annuncio può ambire al titolo di scoperta del secolo e i ricercatori che hanno partecipato agli esperimenti entrare tra i candidati a uno dei prossimi Nobel per la fisica.

Scoperta del secolo sulle onde gravitazionali

In base alle teorie di Einstein, le onde gravitazionali sono increspature nello spazio-tempo causate da eventi di dimensioni catastrofiche, il problema è che sono difficilissime da individuare perché il loro passaggio ha effetti microscopici, nell’ordine di milionesimi delle dimensioni di un atomo.

Secondo alcune indiscrezioni sarebbero state osservate le increspature generate dalla ‘fusione’ di dueScoperta del secolo sulle onde gravitazionali buchi neri, con una massa rispettivamente di 36 e 29 volte quella del Sole.

Osservare le onde gravitazionali potrebbe rivoluzionare completamente il modo con cui studiamo l’universo e per questo esistono molti progetti ed esperimenti che danno loro la caccia.

L’Agenzia Spaziale Europea all’inizio di dicembre ha lanciato la sonda Lisa Pathfinder, che sta testando tecnologie da impiegare nei prossimi anni in un gigantesco osservatorio spaziale.

Se l’esistenza delle onde fosse confermata, sarebbe una delle più grandi scoperte scientifiche del nostro tempo.

 

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