Pronti i voli privati per lo spazio

Pronti i voli privati per lo spazioSpaceShipTwo, la navicella spaziale privata sviluppata dalla Virgin Galactic dell’eccentrico miliardario e imprenditore seriale Richard Branson, ha completato il primo test in volo del propulsore che l’ha spinta oltre il muro del suono.

A pochi giorni dall’ultimo test del velivolo in assetto di volo senza propulsore, la Virgin Galactic ha completato con successo anche questo importantissimo passo e ora l’azienda si è spinta al punto di annunciare l’inizio delle attività commerciali entro la fine dell’anno o al più tardi nel 2014.

L’accensione in volo del propulsore che spingerà SpaceShipTwo verso l’orbita terrestre rappresenta l’inizio della fase finale dei test, l’astronave di Branson è decollata dalla struttura dello Spaceport America, nel New Mexico, trasportata dalla sua nave madre, WhiteKnightOne, a un’altitudine di 14.000 metri.

A questo punto la navicella si è sganciata ed ha accesso il propulsore in volo, raggiungendo dopo 16 secondi, a una velocità di Mach 1.2, l’altitudine di 17.000 metri, l’obiettivo ultimo è di raggiungere la bassa termosfera, a un massimo di 110 Km d’altezza, abbastanza per vedere il nostro Pianeta nella sua interezza e sentire gli effetti dell’assenza di gravità.

SpaceShipTwo è stata costruita sulla base del predecessore SpaceShipOne, l’astronave privata che nel 2004 si è aggiudicata l’Ansari X Prize di 10 milioni di dollari diventando la prima navicella a raggiungere l’orbita due volte in una settimana, dopo aver superato con successo 26 test di volo, la sua promessa di aprire le porte dello spazio a tutti (coloro che se lo possono permettere) sembra sempre più vicina.

Pronti i voli privati per lo spazio

Così vicina che la Virgin Galactic ha già comunicato i prezzi e le opzioni di prenotazione, per essere tra i primi 500 occorre pagare in anticipo l’intera cifra del posto a bordo: 200 mila dollari, questi posti “Pioneer” sono quasi tutti già assegnati e se ancora non ne avete bloccato uno potete scegliere l’opzione Voyager, che permette di mettersi in lista d’attesa a fronte di un anticipo di 20.000 dollari.

Per ricchissimi e in particolare per gli sceicchi, tra i proprietari della Virgin Galactic c’è infatti anche il Gruppo d’Investimento di Abu Dhabi Aabar Investments PJS, c’é anche l’opzione Charter: 1 milione di dollari pagato in anticipo per bloccare i sei posti a bordo di SpaceShipTwo, con questa opzione una persona vola gratis.

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