Spazzatura spaziale cinese distrugge un satellite russo

Spazzatura spaziale cinese distrugge un satellite russoSecondo Analytical Graphics, Inc. (AGI), il Centro per gli standard spaziali e l’Innovazione (CSSI), lo scorso 22 gennaio 2013, una piccola sonda russa, il Blits, è stato colpito dai rimasugli del Fengyun 1C, un satellite meteorologico cinese spedito in orbita nel 1988.

La collisione è stata confermata solo il 4 febbraio 2013, quando gli scienziati russi Vasiliy Yurasov e Andrey Nazarenko e i tecnici dell’Istituto per l’Ingegneria di precisione di Mosca (IPIE) hanno rilevato un significativo cambiamento di rotta nell’orbita di Blits.

Come rivela space.com, i rottami cinesi sono stati provocati dalla distruzione intenzionale del Fengyun 1C avvenuta l’11 gennaio 2007, nell’ambito di un test missilistico anti-satellitare, l’esplosione provocò una serie di rottami orbitanti che, fin d’allora, hanno rappresentato una minaccia sia per i satelliti che per i veicoli spaziali con equipaggio umano.

La collisione ha modificato l’orbita del satellite russo, insieme alla sua velocità di rotazione e all’attitudine, una volta rilevato il cambiamento di rotta del Blits, i tecnici hanno lavorato a ritroso sui dati disponibili per determinare quale dei detriti orbitanti possa essere stato abbastanza grande da causare un cambiamento nell’orbita del satellite russo e i calcoli hanno determinato che solo un rottame del Fengyun 1C può aver causato il problema.

Spazzatura spaziale cinese distrugge un satellite russo

Il test anti-satellitare che distrusse il Fengyun 1C è stato condotto dalla Cina nel 2007, il Fengyun 1C, posizionato ad un’altitudine di 865 chilometri, fu colpito con veicolo posto in orbita alla velocità di 8 km/s nella direzione opposta al satellite e a confermare il test fu una relazione datata 19 gennaio 2007 del National Security Council (NSC) degli Stati Uniti.

In un primo momento il governo cinese non confermò pubblicamente se il test fosse stato eseguito, ma qualche giorno dopo, il 23 gennaio 2007, il Ministero degli Esteri cinese lo notificò formalmente agli Stati Uniti e al Giappone e diverse nazioni reagirono negativamente al test cinese, denunciando le gravi conseguenze di una militarizzazione dello spazio.

Quello cinese è stato il primo test anti-satellitare coronato dal successo, gli Stati Uniti ci provarono già nel 1985 senza ottenere risultati significativi, Liu Jianchao, il portavoce del Ministero degli Esteri della Cina, dichiarò: “Non c’è bisogno di sentirsi minacciati dal test, la Cina non parteciperà alla corsa agli armamenti nello spazio esterno”.

Test missilistici del genere hanno la grave conseguenza di creare numerosi detriti orbitanti, compromettendo per sempre le future esplorazioni dello spazio.

Secondo le ultime statistiche, nello spazio esterno ci sarebbero almeno 2317 rottami tracciabili, con dimensioni che variano dalla pallina da golf a rottami grandi quanto un’automobile, senza contare più di 150 mila particelle di detriti, tipo viti o crosticine di vernice, che viaggiando ad alta velocità possono essere letali come proiettili.

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